La storia di Erbaflor
L'origine
Tante storie iniziano con un dono. Anche la storia di Erbaflor.
Un giorno, un bambino di dieci anni, mentre ara il campo del podere di famiglia sulle dolci colline di Ovada, trova una pietra nera e sente, nel profondo, che quella pietra lo accompagnerà per sempre. Con l’immaginazione e l’innocenza tipiche dell’infanzia, Iginio Peruzzo capisce di aver ricevuto qualcosa di speciale: da quel momento inizia a prendersi cura degli animali e a scoprire, lentamente, i segreti delle piante e della medicina tradizionale.
Per gran parte della sua vita continua a fare l’agricoltore, ma, ogni sera, sempre più persone giungono da lui in cerca di rimedi per i loro malanni. Iginio Peruzzo diventa per tutti un “guaritore”, e la sua fama si diffonde oltre l’Appennino, tra il basso Piemonte e la Liguria.
Tutto incominciò quando il veterinario, visitando un mulo, concluse che non era più curabile, perché aveva una profonda fiaccatura al garrese, andata in suppurazione e ne decretò l’abbattimento. Il mulo era stato condotto alla visita dall’artigliere Igino Peruzzo, di Molare (AL), il quale mi chiese di lasciarlo nelle sue mani per qualche giorno, perché potesse curarlo a modo suo. Poiché a me premeva moltissimo poter conservare in vita il maggior numero possibile di quadrupedi, acconsentii. Dopo qualche giorno il mulo, alla cui ferita Peruzzo aveva applicato degli impacchi d’erbe medicamentose da lui cercate e trovate nei boschi vicini, era in via di guarigione. E così accadde poi per tanti altri quadrupedi feriti; avevamo praticamente trovato in Peruzzo un ottimo sostituto del veterinario, sempre di difficile reperimento, stante la grande quantità delle richieste d’intervento. Peruzzo mi raccontò di aver imparato a trovare e usare le erbe medicinali, quando da ragazzo, rimasto orfano di entrambi i genitori, incominciò a seguire come aiutante un vecchio del suo paese, che lo prese a ben volere e gli insegnò i suoi “segreti”. Aggiungo che dopo la guerra, intorno agli anni 1952 — ‘54, andai a cercarlo a Molare, dove aveva impiantato un’erboristeria di prim’ordine e si era acquistato la fama di “guaritore”, con una clientela vastissima, proveniente da ogni parte d’Italia e anche dall’ estero. Mi raccontò che essendo arrivato al paese nel 1945, povero in canna, riprese la sua attività di raccoglitore d’erbe medicinali e incominciò a dedicarsi alla cura delle persone ammalate; il caso volle che gli conducessero un giovane, figlio di un professore dell’Università di Genova e sofferente di non so qual male, contro cui nulla avevano potuto diversi medici. Con le sue erbe egli lo guarì e il professore di Genova divenne suo grande ammiratore e protettore; lo aiutò ad organizzare l’erboristeria e a perfezionarsi anche dal lato culturale.Gen. C.A. Giovanni Delfino
Le nuove generazioni
Nel dopoguerra, Iginio costruisce un piccolo laboratorio per le erbe accanto alla sua casa, un luogo che diventa il cuore pulsante della sua passione. È lì che inizia a trasmettere ai figli l’amore e i segreti dell’erboristeria, tra profumi di piante essiccate e antiche ricette. Il figlio Sebastiano, allievo devoto, con grande dedizione studia scienze naturali e fonda, insieme alla moglie Rosanna, il marchio Erbaflor, trasformando quella tradizione familiare in un’eredità solida e riconosciuta.
Oggi, alla guida dell’azienda troviamo anche Irene, figlia di Sebastiano e nipote di Iginio, che porta avanti con orgoglio e determinazione il sapere della famiglia, accanto al padre, alla madre e al marito Stefano. Entusiasmo e visione moderna, unendo tradizione e innovazione, mantengono viva l’essenza dell’erboristeria. La foto accanto, a cui è particolarmente legata, ritrae Irene bambina tra le braccia del nonno Iginio, ed è il potente simbolo di un legame profondo che attraversa le generazioni, continuando a ispirare ogni giorno il suo lavoro.
Erbaflor oggi
Il gruppo è guidato da un motto che racchiude la sua filosofia: “Herbis, non verbis fiunt medicamina vitae”. Ovvero: dalle erbe, non dalle parole derivano i rimedi per la vita. Questo principio, unito ad un atteggiamento responsabile verso l’ambiente si riflette nel profondo rinnovamento della produzione, che ha interessato il packaging degli integratori, minimale e sostenibile, l’uso di capsule con involucro interamente vegetale, la nuova veste grafica di tutti i cosmetici e l’evoluzione delle formulazioni. Erbaflor privilegia la filiera corta e il massimo controllo sull’origine delle materie prime, riducendo al minimo l’uso di conservanti e coloranti per garantire prodotti di qualità e minimizzare il loro impatto ambientale.
Ogni anno Erbaflor ha un programma ambizioso che prevede investimenti nei macchinari per la produzione e il confezionamento, nel lancio di nuovi prodotti, nel marketing e nella comunicazione.
Erbaflor è oggi dotata di un nuovissimo stabilimento che riunisce i laboratori di produzione alle macchine per il peso elettronico, la confezione e l’etichettatura. Si tratta di impianti modello concepiti sulla base delle normative europee più restrittive, ponendo il gruppo all’avanguardia sul mercato erboristico nazionale.
La nuova sede Erbaflor Peruzzo è un laboratorio certificato iscritto al Ministero della Salute per la produzione di integratori alimentari e per la Ricerca e Sviluppo di dispositivi medici. Lo stabilimento di Basaluzzo, inoltre, è dotato di licenza Utif per profumi e liquoristica e consente la formulazione e lo sviluppo di linee cosmetiche personalizzate, nonché la relativa produzione conto terzi.
Perché scegliere Erbaflor
Know how
Nel corso dei suoi settant’anni di storia, Erbaflor ha accumulato un know-how prezioso nel campo della fitoterapia e della cosmesi naturale. L’azienda ha sempre investito nella ricerca e sviluppo, collaborando con università e istituti di ricerca per approfondire le proprietà delle erbe officinali e sviluppare nuovi prodotti innovativi.
Processo produttivo rigoroso
Erbaflor pone la massima attenzione alla qualità delle sue materie prime, selezionando accuratamente le sue erbe officinali. Le piante vengono lavorate con processi produttivi rigorosi che ne preservano i principi attivi e garantiscono la sicurezza e l’efficacia dei prodotti finali.
Orientati al futuro
I principi attivi del mondo vegetale sono perfettamente compatibili con l’organismo umano, ma vanno opportunamente dosati perché possano procurare benefici. Per questo motivo ogni cura a base di erbe va eseguita sotto il consiglio di persone preparate. È questo ruolo che la famiglia Peruzzo auspica di proseguire attraverso le generazioni.
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